 |
E l’iniziativa ha risonanza
anche in alcune testate nazionali. Il Guerin Sportivo, diretto
da Marino Bartoletti, inserisce la mostra tra le “Promotion notizie”.
L’Intrepido propone un articolo di Domenico Calcagno,
dedicato alla mostra e alla figure di Federico Chiarugi, con
due fotografie che lo vedono impegnato alla sbarra e agli anelli.
Il servizio comincia con le parole di Diego Lazzarich, che
quel giorno si stava allenando con lui: “Era proprio
davanti a me e stava eseguendo esercizi a corpo libero con
salto mortale. Lo aveva già fatto una volta e ha
ritentato.
Nel fare il tuffo non ha completato il giro ed è caduto,
picchiando con la testa sul pavimento”.
Il dramma è tutto qui, ma nel servizio Calcagno racconta
anche della formidabile voglia di reagire di Federico, che
a 18 anni non vuole pietà, ma essere trattato come
gli altri, e che ha ancora una remota speranza di poter
tornare a camminare.
“
Amicizia per un ragazzo sfortunato” titola invece il “Messaggero
dei ragazzi”, che sottolinea anche la presenza alla mostra
delle 105 tavole originali della storia delle olimpiadi realizzate
da Paolo Ongaro, autore anche della copertina del catalogo
della mostra, che ripropone Federico in azione. Nel numero
successivo c’è un’intervista al giovane
sfortunato ginnasta: “Quando uno sta bene pensa di essere
solo e non pensa invece che quando è nel bisogno tanta
gente ti si stringe intorno per darti un mano e per volerti
bene. Dentro di me non è cambiato nulla, perché dal
momento in cui mi sono fatto male, non c’è stato
il pensiero della disgrazia, ma è sorta subito la voglia
di ricominciare. Lo spirito che avevo prima l’ho anche
adesso, solo che dovrò operare in modo diverso. E mi
servirà per recuperare quello che ho perso. La vita è bella.
Spesso non ci rendiamo conto di quanto lo sia. Forse guardando
gli altri ci accorgiamo quanto questa vita sia così strana
e così fragile. Quando uno sta bene dovrebbe essere
felice solo per il fatto di essere in salute”.
La forza di Federico emerge proprio in queste parole, e
vogliamo credere che anche adesso, che ha 28 anni, Chiarugi
l’abbia
mantenuta intatta.
Ma il suggello all’iniziativa di Colorio arriva da un
articolo scritto di suo pugno da Bruno Grandi nella rivista
ufficiale della Federazione, “Il Ginnasta”: “Il
novantennio di una società rappresenta sempre una tappa
importante nella storia di un sodalizio... La Spes ha deciso
di rivolgere il suo pensiero a Federico Chiarugi. Anziché promuovere
un comitato per i festeggiamenti ha promosso un comitato
culturale dal cui ricavato portare un ulteriore aiuto allo
sfortunato
ginnasta...
|