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Vinceranno gli ospiti
di un soffio, ma per la Spes è ancora un successo: Colorio
infatti ne inventa ancora due delle sue. Un intervallo di
flamenco, per non annoiare
il pubblico, con il gruppo danza Cecchini di Mestre che rende
onore agli spagnoli, e l’invito ai militari del reggimento
dei Lagunari. Il comandante ordina loro di recarsi al Taliercio;
tutti in divisa, perfettamente schierati, accompagnati dai
loro ufficiali, tanto da riempire il Palasport. Anche questa è promozione
sportiva!
Nel ’92, dopo qualche anno di silenzio, dovuto alla preparazione
degli atleti in vista dei diversi impegni, torna in cattedra
la ginnastica artistica. La sezione chiede al consiglio generale,
e naturalmente ottiene, di effettuare una manifestazione di
prestigio. Nasce così “Azzurri a Mestre”,
un trofeo Spes di ginnastica artistica. Per Colorio è una
faticaccia soprattutto convincere il presidente federale Bruno
Grandi a concedere il nulla osta per avere i componenti della
nazionale maschile nell’esibizione mestrina. Grandi,
che teme qualche infortunio, telefona a Colorio e, in stretto
dialetto romagnolo, brontola: “Ma se si fa male qualcuno,
cosa vado a raccontare al Coni, che dovevo accontentare il
presidente della Spes?”. |