È un
successo su tutti i fronti, anche per quanto riguarda i giovani, moltissimi
nel folto pubblico presente, a riprova che la migliore pubblicità sono
sempre le grandi manifestazioni.
E naturalmente, il riscontro si ha nei giorni immediatamente successivi, quando
si verifica un’impennata delle iscrizioni.
Vale la pena di ricordare quanto, presentando la manifestazione nel classico
pieghevole introduttivo, scrisse l’allora sindaco di Venezia Mario Rigo,
quale indirizzo di saluto: “La collaborazione tra l’Amministrazione
Comunale e la Spes nasce anche dal significato che per la stessa storia di Mestre,
e dal movimento sportivo, forte e vitale, che Mestre identifica e che di Mestre è patrimonio
sociale e culturale di primo rilievo, ha la storia di questa gloriosa società che,
dotata di medagliere invidiabile ed insignita della massima onorificenza del
Coni - la Stella d’Oro al merito sportivo - ha celebrato proprio l’anno
scorso l’ottantesimo anniversario di fondazione”.
A margine, una piccola curiosità, che ad anni di distanza si può raccontare:
proprio di questi pieghevoli erano state preparate
5 mila copie, già stampate, e pronte per la distribuzione, per un lancio
in grande stile di un meeting così importante.
Tutto pronto, controllato cento, duecentomila volte. Tranne quella fondamentale.
Per uno scrupolo di coscienza, Colorio va in tipografia a dare un ultimo sguardo
a quei depliant ormai pronti per partire. E fa bene: “Fermate tutto!” intima
ai responsabili della tipografia. E perché? Per un banalissimo, ma imbarazzante
refuso: la firma del sindaco di Venezia nell’indirizzo di saluto non era
esatta. Invece di Rigo, l’iniziale era una “F”!
L’84 è un anno importante anche su altri fronti: la Spes conquista
infatti sei titoli su dieci ai campionati regionali assoluti di sollevamento
pesi, che si tengono a Mestre e nei quali la società di casa precede di
gran lunga i campioni d’Italia del Bentegodi Verona, società blasonata.
Le manifestazioni continuano, alternandosi a periodi di preparazione (mica è facile,
gestire una società sportiva di tale sorta!). Siamo nel 1986, quando la
Spes affianca la Federazione nell’organizzazione a Mestre della finale
del campionato nazionale di ginnastica artistica maschile, serie A.
Una manifestazione davvero importante, e naturalmente ci sono i pezzi grossi
della Federazione, dal presidente Grandi al direttore tecnico Marzolla. Bisogna
inquadrare per un attimo il periodo: nel 1986, infatti, i giurati fanno ancora
i conteggi con la matita, o al massimo con qualche calcolatrice elettrica. |
Nel
campo di gara, a riprendere il tutto c’è solo
qualche macchina fotografica con il flash, che poi non è che
faccia un gran bene alla concentrazione degli atleti...
Che cosa ti inventa, il vulcanico Colorio? Tanto fa, tanto
chiede, tanto sollecita, da ottenere un completo studio televisivo
privato, con tanto di cameramen e registi che riprenderanno
integralmente la manifestazione; una società di informatica
di Padova mette invece a disposizione computer e stampanti
(siamo nell’86!!!) con uno staff di programmatori.
Il pubblico, in questo modo, può avere in tempo reale
le classifiche parziali, che in un campionato, è una
cosa fondamentale. I più contenti sono naturalmente
i giornalisti che - lo diciamo per esperienza diretta - diventano
assolutamente nevrastenici se non dispongono immediatamente
dei dati di raffronto, per rendersi conto subito della situazione.
Non bastasse questo, ai bordi del tappeto due speaker si alternano
nell’informare il pubblico sull’andamento della
gara. Contemporaneamente, un gruppo di giovani fanciulle distribuisce
le fotocopie dei dati, sfornate a ripetizione da due macchine.
E dopo una settimana, la Spes fa omaggio alla Federazione di
tutti i programmi completi e delle videocassette della manifestazione.
Un trionfo organizzativo, e si sa che queste manifestazioni
sono poi volàno per diventare interlocutori privilegiati
in caso di eventi di spicco.
La società acquisisce quindi ancora più prestigio
a livello nazionale e federale.
C’è poi qualcos’altro da aggiungere, a corollario:
dalla ristorazione in campo per ginnasti ed atleti, alle bandiere
colorate come premio al posto delle solite coppe (nello stile
delle regate), alla cena ufficiale di ringraziamento per gli
atleti della Spes e per chi ha contribuito alla riuscita della
manifestazione. Oltretutto, la Spes si classifica seconda,
dietro il Gallarate. Anche sul campo, i nostri atleti continuano
a farsi valere. Intanto, Colorio pensa a lasciare dopo questo
successo (ma ci ripenserà presto...): “Sono ben
persuaso che il ricambio (sic) sia vitale per lo spedito cammino
di qualsivoglia organizzazione. Uomini nuovi ed idee nuove
- racconta a Francesco Marcuglia sul Gazzettino -. È importante
cambiare quando la situazione si trova nella giusta carreggiata.
Un annuncio che Colorio fa anche in sede ufficiale, all’Accademia
annuale che si tiene al Taliercio. Grande protagonista in quella
occasione, Gian Matteo Centazzo, reduce dal quinto posto |