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L’operazione-immagine continuava intanto
con un’iniziativa che abbracciava tutto l’ambito
sportivo, e coinvolgeva anche la Spes: nel 1983, fu infatti questa
società a vincere il premio “Città di Mestre
per lo sport”, che nacque da un’idea di Giuliano
Berti, il tesoriere dello sci club Mestre, mitico personaggio
delle manifestazioni agonistiche locali, al quale venne l’idea
di premiare i mestrini che si erano fatti valere, a qualsiasi
titolo, nell’ambito sportivo, sia agonistico che dirigenziale.
Adesso il premio si tiene sotto l’egida del Panathlon International
di Mestre, ma il motore è sempre lui, l’immarcescibile
Berti, che riesce a premiare una decina di persone facendo durare
la cerimonia solo tre quarti d’ora Ma anche nell’83,
la minaccia di chiudere incombeva sulla Spes, e a farsene portavoce
era ancora il Gazzettino: “I problemi veri sono di ordine
strettamente economico. In particolare la Spes non riesce più a
gestire la palestra di Vicolo della Pineta.
Le spese lievitano continuamente e la società non è al
momento in grado di garantire il riscaldamento per l’intera
stagione invernale”. Colorio si mosse sfruttando tutte
le amicizie possibili e immaginabili, chiamando a raccolta chiunque
fosse disponibile a dare una mano perché l’attività non
si bloccasse. Alla fine, in soli dieci giorni, venne installato
un impianto completamente nuovo e naturalmente funzionante, e
quindi l’attività della ginnastica potè riprendere.
Passeranno tre anni, prima che il Coni riconosca una spesa di
8 milioni di lire: un contributo che è solo un quinto
del costo effettivo. |