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A Mestre il presidente della Federazione Ginnastica Bruno Grandi aveva trovato in Colorio un interlocutore di assoluta affidabilità e l’assegnazione nel 1983 dell’incontro di ginnastica artistica maschile Italia-Urss, è l’attestazione migliore del prestigioso ruolo assunto dalla Spes, grazie al suo presidente, nel contesto delle sfere federali.
Ai primi approcci con le difficoltà reali che immancabilmente si presentano nell’organizzazione di grosse manifestazioni, Sergio Colorio ha sfoderato una tempra insospettata, sorprendente. Gli alti dirigenti federali hanno avuto modo di collaudare le qualità di quel giovanotto mestrino sempre impeccabile nella sua giacca blu con i bottoni dorati, il gioviale cavaliere Sergio Colorio, funzionario delle Assicurazioni Generali, ormai diventato di casa nella sede della Federazione con i suoi frequenti viaggi dalla laguna alla Capitale. L’avvenimento di Italia-Urss al Palasport Taliercio, ha suggellato nella maniera più consona il “cartello” dei festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione della Spes. Ma al di là di questa considerazione marginale l’avvenimento Italia-Urss va ricordato per ben altre motivazioni. In quel drammatico settembre a causa dell’abbattimento proditorio di un Boeing coreano con 300 passeggeri a bordo, da parte dei Mig sovietici, la diplomazia internazionale era precipitata in complicazioni gravissime, tanto da far temere fino alle ultime ore l’annullamento della preannunciata manifestazione di Mestre. Ma la rappresentativa sovietica arrivò in laguna puntuale e al gran completo. Tanti interrogativi ed apprensioni legittime sulle possibili ripercussioni psicologiche si dissolsero ai primi applausi del pubblico all’indirizzo degli atleti impegnati nelle esibizioni di alta acrobazia ginnica. Fu uno spettacolo tecnico di notevole caratura e, oggi, a distanza di anni ci permette di affermare che ancora una volta lo sport in qualche modo ha portato il suo tassello alla distensione diplomatica.

E anche questo per la Spes è storia.