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Il 14 novembre 1986 ha rappresentato per me un giorno di svolta: in un attimo ho posato la veste di giovane ginnasta, prodigo in allenamenti impegnativi e alla ricerca dei migliori risultati sportivi, per indossare quella di una ragazzo che, in seguito ad un incidente, si è trovato a dover affrontare un difficile ritorno alla vita e la certezza di un handicap grave quale la tetraplagia. Quel giorno non ha segnato soltanto la mia esistenza, bensì quella di molti, primi fra tutti i miei cari, che con me si sono impegnati a sostenere il peso di una realtà nuova, complessa, difficile e piena d’incognite.
Il mondo sportivo ed in particolare la gran famiglia della ginnastica, facente capo alla Federazione Ginnastica d’Italia guidata dal Presidente Prof. Bruno Grandi, mi si sono stretti attorno e, fin dall’inizio, mi hanno accompagnato in quella che io considero una vera e propria rinascita.
È in virtù di questo amorevole abbraccio che ho avuto la fortuna ed il piacere di andare ben oltre fugaci rapporti, intrattenuti nell’ambito di qualche competizione, con il Presidente della Società SPES Mestre, Commendatore Sergio Colorio, e di conoscere l’uomo e l’amico Sergio, cui ora mi rivolgo.
Non posso che porti un sentito e sincero ringraziamento per l’affetto che mi hai dimostrato, per la partecipazione con la quale hai vissuto e vivi la mia vicenda, e per l’aiuto che mi hai dato.
Dei momenti trascorsi insieme ne ricordo due con particolare emozione: la mostra d’arte ARTISTI PER LO SPORT, organizzata a Mestre in mio favore nel novembre 1987, e la discussione della mia Tesi di Laurea nell’aprile 1996.
La prima ha segnato il mio ritorno alla vita dopo un anno trascorso in ospedale. La solidarietà e la vicinanza Tua e di tutti coloro che hanno partecipato mi hanno sostenuto e mi hanno incoraggiato a non arrendermi, ad adoperarmi per riconquistare tutto ciò che al momento era e mi sembrava perso.
La seconda ha rappresentato una conquista importante, la conclusione di un intenso periodo della mia vita, che mi ha permesso di crescere e di rendermi conto delle potenzialità che ho e che posso ancora esprimere.
Desidero manifestarti nuovamente il mio affetto, la mia stima e la mia amicizia. Spero, inoltre, che nonostante la tua decisione di lasciare la Presidenza della SPES Mestre, continuerai a contribuire, con i tuoi valori e le tue idee, alla crescita della ginnastica e dello sport in genere.
Nell’esserti vicino in questa scelta ti porgo un cordiale saluto.

Federico Chiarugi