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Alla fine, venti giorni prima dell’incontro, l’autorizzazione arriva. Ma sorge un altro problema: il Taliercio, lo stesso giorno, domenica primo marzo, è stato concesso a due società per due diversi eventi: la Spes con il suo trofeo, e il Volley Mestre con una partita di campionato. Con un accordo tra gentiluomini si risolve tutto, togliendo qualche problema all'assessore comunale Lastella: La Spes anticipa di un'ora la manifestazione, impegnandosi a restituire l'impianto al Volley Mestre un'ora prima della partita, che nell'ocasione verra posticipata.Come sempre, l’organizzazione ormai collaudata si supera: vengono stampate sessanta litografie del disegno di Paolo Ongaro eseguito per l’occasione, che vengono consegnate a tutti i partecipanti e alle autorità.
I protagonisti della manifestazione, che si svolge davanti a tanti giovani che - novità! - chiederanno poi gli autografi ai loro beniamini, sono Gian Matteo Centazzo, che finalmente si esibisce con la maglia azzurra davanti al pubblico di casa, e Yuri Chechi, che avrà modo di dichiarare in varie occasioni, che a Mestre si sente come a casa sua. Un ospite d’eccezione, invitato da Colorio, è Federico Chiarugi, lo sfortunato ginnasta toscano del quale ci occupiamo ampiamente in un capitolo a parte.
Colorio entra ufficialmente nel suo ultimo quadriennio di presidenza della Spes: il suo dovere l’ha fatto, e vuole - questa volta davvero! - preparare il terreno a chi gli succederà, e quindi si preoccupa di delegare gradualmente le responsabilità organizzative di tutte le sezioni e contemporaneamente, di inserire i dirigenti vecchi e nuovi nel tessuto sociale cittadino.
Nel 1993, anno del novantesimo anniversario della fondazione della Spes, è soprattutto Dario Di Marcantonio, nuovo presidente della sezione, ad organizzare i campionati italiani assoluti di ginnastica artistica, che ritornano a Mestre dopo undici anni. Tutto va naturalmente nel migliore dei modi, ma Colorio ci mette la sua ciliegina: promuove una serata solo per la ginnastica al Panathlon di Mestre, con la presenza di tutto lo staff federale, in testa il presidente Bruno Grandi con due “gioielli” azzurri: Yuri Chechi e naturalmente Gian Matteo Centazzo. Paolo Ongaro, inoltre, si fa convincere dal presidente a disegnare una maglietta celebrativa dei 90 anni della Spes; verranno stampate bandiere, tute, e poi adesivi, pettorali, tutti con il disegno di Ongaro.
Intanto, Colorio, con la collaborazione di Giovanni e Matteo Caprioglio, sta portando avanti un progetto ambizioso, probabilmente la sua eredità a chi ne prenderà il posto: una nuova sede che ospiti anche un centro di medicina sportiva, che per Mestre sarebbe importantissimo. Sergio Colorio vorrebbe vedere realizzato questo ambizioso progetto, sempre che la burocrazia non ci metta lo zampino, nel 2003, in occasione del centenario della Spes.
Sarebbe semplicemente fantastico!