... E SE LO CONDUCESSE MAFFEI?
Sarebbe troppo bello, e facile attaccare dicendo: "lo avevamo detto prima, ce lo aspettavamo". No, la nostra era solo una speranza, da innamorati del calcio che fu, spettacolo sportivo e non spettacolo prima ancora che sport. Però il silenzio di Fabrizio Maffei, direttore di Raisport ma anche storico e autorevole conduttore di "90°minuto" dopo la dipartita di Paolo Valenti, al contrario di quello che scrivevano in molti colleghi anche specializzati, non ci sembrava rassegnato. Piuttosto, pensavamo che dopo la vittoria da parte di Mediaset dei diritti in chiaro del campionato di calcio, Maffei, ma anche il nuovo CdA della Rai stessero ragionando sul da farsi. Perché c'è un discorso che a Viale Mazzini e Saxa Rubra tengono di sicuro ben presente, e cioè che Mediaset parte con un vizio di forma, agli occhi del tifoso-medio: un vizio che si colora di rossonero, o magari, affidandosi a Paolo Bonolis per il programma che per primo mostrerà i gol, anche di nerazzurro. Una questione che ad esempio, i pubblicitari, sempre molto attenti alla questione immagine, nei loro commenti non hanno mai sfiorato. A uscire allo scoperto, sollecitato dal sagace Antonio Dipollina de "La Repubblica" è stato il presidente della Rai di fresca nomina Claudio Petruccioli: con una dichiarazione di intenti condivisibile, e cioè che l'Ente radiotelevisivo di stato dovrebbe guardare al di fuori e al di là dello scontro politico (speriamo!), ma anche con una dichiarazione di "guerra televisiva", destinata a suscitare reazioni forti e polemiche. Petruccioli ha praticamente detto che la Rai sta studiando come fare ugualmente "Novantesimo minuto", alle 18 della domenica, utilizzando per le immagini dei gol i 90 secondi complessivi di diritto di cronaca. Non solo: ha aggiunto che l'ufficio legale sta lavorando su questo fronte.
Eccolo lì: Mediaset naturalmente difenderà ora i suoi diritti pagati profumatamente, ma l'idea che la Rai stesse pensando a qualcosa del genere ce l'avevamo, se non in molti, almeno più di un addetto ai lavori, e quel silenzio dirigenziale ci sembrava preludesse a una sorpresa di questo tipo. Chissà se potrà essere realizzata, certo tutti i tifosi che si lamentavano dei telecronisti Rai ora l'accoglierebbero di buon grado, probabilmente.
Dipollina poi fa una domanda a Petruccioli, e gli chiede chi potrebbe condurre il Novantesimo nuova versione. Qui il presidente fa il nome di Fabio Fazio, e a mio avviso sbaglia: fa il gioco di Mediaset, cioè portare il calcio sul territorio dello spettacolo, dello show. Invece io credo che sarebbe una buona occasione per riportarlo sul terreno giornalistico, così come il programma, 35 anni fa, era stato ideato da Maurizio Barendson, Paolo Valenti e (dietro le quinte) Remo Pascucci.
Maffei, quando sembrava che Rai e Lega Calcio stessero per accordarsi, voleva "premiare" Paola Ferrari per avere tenuto saldo quell'appuntamento, nonostante in parte svuotato da anticipi e posticipi, e quindi riconfermare lei alla conduzione e Giorgio Tosatti nel ruolo di commentatore. Paola Ferrari, anche se non è la mia conduttrice preferita di Novantesimo, meriterebbe a mio avviso ancora di più quella riconferma.
Ma a me viene una strana idea, che da piccolo "radiofonico" non credo proprio di poter suggerire ai dirigenti Rai, ma la dico lo stesso: e perché non affidare la conduzione di questo Novantesimo proprio a Fabrizio Maffei? Perché: 1- E' il direttore di Raisport, e quindi una sua presenza di questo tipo sarebbe un "gesto forte"; 2- E'stato conduttore di Novantesimo, dopo esserne stato inviato, e ha sempre dichiarato pubblicamente il suo amore per quella trasmissione. Il pubblico in quella veste lo conosce e lo ricorda bene, e quindi identificherebbe subito il suo volto con il programma che mostra i gol; 3- E'stato giornalisticamente allievo di Valenti e di Tito Stagno al Tg 1, e quindi potrebbe imprimere di nuovo quei ritmi alla trasmissione.
Il mio è un semplice suggerimento, nel caso la Rai volesse giocare questa carta azzardata. Naturalmente, augurando un grande in bocca al lupo a Paolo Bonolis, che ancora una volta ha una scommessa importante da realizzare, lo farà nel migliore dei modi, con la professionalità, la competenza e la bravura che lo contraddistinguono. Però, quello, per noi, sarà il programma che ci mostrerà i gol. Non sarà, non potrà mai essere "Novantesimo minuto". Ma Bonolis, che è una persona molto intelligente, lo sa e vuole fare qualcosa di diverso. Come è diverso il calcio: da quello che amavamo noi.
Da sinistra: Paolo Bonolis, Paola Ferrari, Claudio Petruccioli, Fabio Fazio