INTERVISTA NUMERO 10:

MAURO MARINO

 

Da alcuni anni, una bella e particolare coincidenza vuole che io e Mauro Marino ci ritroviamo a condividere le stesse avventure radiofoniche: è successo prima a Rds, poi a Radio 101, e probabilmente avverrà ancora. Io e Mauro abbiamo diverse cose in comune, probabilmente più di quanto possa sembrare, dal momento che ci occupiamo di settori diversi. Ma io sono uno che pensa la radio a tutto tondo, e non legata ai singoli comparti. E poi ci unisce una serietà di fondo nel lavoro, che non pretendo che gli ascoltatori avvertano, ma magari può succedere che notino l'esatto contrario, cioè la sciatteria di qualcuno dovuta all'eccessiva improvvisazione. Da qui nasce la stima per un personaggio come Mauro, talvolta forse pignolo all'eccesso, ma è una peculiarità che mi riconosco anch'io.

 

Tu sei una persona molto meticolosa nella preparazione di quello che fai: che cosa pensi della popolarità che ultimamente arriva dai reality o da altre situazioni televisive?

Non amo i reality perché chi sa di andare in tv non è mai naturale.

Come nasce la tua passione per la radio e per l’animazione?

Ho iniziato in discoteca, ho studiato dizione, fonetica e comunicazione di massa ma non per fare radio, bensì per saper dire 2 parole in pubblico e da li è iniziato tutto grazie a Claudio Astorri.

Com’è Mauro Marino ascoltatore: che cosa sente, che musica preferisce?

Mi piace tutta la musica, di qualsiasi genere ed ascolto tutte le radio per scoprirmene pregi e difetti…c è sempre da imparare…

Io ti reputo un “moderno all’antica”, nel senso che ti fai amare dai giovanissimi, risulti loro epidermicamente simpatico, però hai dei valori e una sensibilità che si potrebbero definire di altri tempi. Le due cose possono convivere, allora…

Non saprei…io sono come sono, sono me stesso, sia nella vita che on air, se c è chi gradisce meglio.

Hai mai pensato, nella tua vita, “era meglio se contavo fino a dieci prima di…”?

Spessissimo,purtroppo tra i miei tanti difetti c è anche quello di non riuscire a tenermi dentro le cose che penso, sia negative che positive…

Il nostro destino - intendo mio e tuo - è di non essere mai contenti fino in fondo, se non raramente, di quello che si fa, di essere estremamente pignoli con noi stessi, quasi all’estremo. È un pregio o un difetto?

Penso che questo sia un pregio: anche se la perfezione non esiste è comunque stimolante cercarla.

Radio, animazione, televisione, teatro: nella tua vita hai fatto e fai molte cose. Quale ritieni la più vicina a te?

Non saprei, le amo tutte.

Per finire: che cosa ti piacerebbe ancora fare nella tua vita, che sia professionale o no?

Una vacanza di 1 anno in giro per il mondo…. Ciao bravo giornalista.

Ciao grande Mauro... e ti auguro di poterla fare, questa vacanza, ma per il bene degli ascoltatori... il più tardi possibile!!!!

 

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